Superare la logica dei centri di accoglienza, quali misure emergenziali e proporre soluzioni alternative attraverso l'Housing First. Questa è la strada già intrapresa dalle Caritas siciliane che hanno aderito al progetto 'Housing First Sicilia' promosso dalla Cesi (Conferenza Episcopale Siciliana) nel maggio 2014. I delegati delle 15 Caritas regionali che hanno condiviso il progetto si incontreranno, venerdì 12 giugno, alle ore 10, al Museo Diocesano di Catania, per un incontro di verifica del progetto in atto.
Anche la Caritas Diocesana di Catania ha aderito al progetto con il co-housing per donne che versano in situazioni di particolare disagio economico, morale e sociale, con figli a carico, lavoratrici a basso reddito o anche non lavoratrici. Dallo scorso giugno, in via Damiano Chiesa n°2 - da un bene confiscato alla mafia - è attivo un Gruppo Appartamento composto da 3 vani (cucina, doppi servizi e salone). Le donne ricevono assistenza sanitaria e vengono seguite attraverso percorsi specifici di accompagnamento al lavoro.
L'incontro regionale permetterà , dunque, di confrontarsi sull'andamento del progetto in termini di accoglienza, di costi sostenuti e fornire un monitoraggio degli assistiti che hanno trovato accoglienza in questi mesi nelle varie strutture dell'Isola. Si discuterà anche del prossimo 'Summer School', campo di formazione per operatori e volontari, che si svolgerà in ambito nazionale a Lucca dal 1 al 4 luglio.
Sulle modalità d'accesso alla struttura di Catania basta rivolgersi all'Help Center - Caritas presso la Stazione Centrale. Per informazioni: Tel-fax 095/530126; email: helpcenter@caritascatania.it.