Europa e migranti, Caritas: senza risposte è crisi umanitaria

"La mia preghiera, e anche la vostra, ha sempre presente il dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane. In particolare, la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni. Una risposta corale può essere efficace e distribuire equamente i pesi. Per questo occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati", queste le parole pronunciate da Papa Francesco all’Angelus dello scorso 28 febbraio alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni.

"Parole che mostrano l’inadeguatezza e la chiusura della politica di alcuni stati europei in materia di asilo e immigrazione. La Grecia si trova ormai sempre più fra l’incudine e il martello, tra la crisi economica, che dura da ormai otto anni, e l’inarrestabile flusso migratorio che la sta trasformando nel “Libano d’Europa”, un vero e proprio “magazzino di anime” come aveva denunciato Iannis Mouzalas, vice ministro greco per l’Immigrazione", argomentano i vertici Caritas.

"Nel frattempo le forze armate hanno allestito tendopoli in un ex aeroporto militare e in un campo vicino al valico di frontiera con la Macedonia, che nei prossimi giorni saranno pronti ad accogliere i profughi. Altri tre accampamenti militari nella stessa zona, non utilizzati dall'esercito, saranno trasformati in centri di accoglienza. Anche ad Atene, la situazione è drammatica; migliaia di profughi sbarcano giornalmente al porto del Pireo e si accampano nelle piazze, parchi pubblici, creando forti disagi alla vita di tutti i giorni. Nonostante tutto i cittadini greci continuano a testimoniare una grande solidarietà, come dimostrano le tante persone che giornalmente distribuiscono viveri, vestiti, giocattoli, coperte a migliaia di profughi".

Caritas Hellas, con l’aiuto di Caritas Italiana e di tante altre Caritas europee, rimane in prima linea in questa emergenza: ad oggi da settembre 2015, sono stati distribuiti oltre 80 mila pacchi alimentari, 40 mila kit igienici; inoltre quasi 8 mila persone hanno ricevuto generi di prima necessità (vestiti, coperte, impermeabili), oltre 4 mila persone sono state accolte nei tre alberghi gestiti dalla Caritas greca tra Lesbos e Atene e più di 3 mila profughi hanno ricevuto un servizio di ascolto e orientamento.

"Una solidarietà che stride con le chiusure di alcuni stati che respingono con i lacrimogeni famiglie intere e centinaia di bambini. Così come stride con l'approccio arbitrario degli hotspot, voluto dall'Unione Europea. Come denunciato dal Tavolo nazionale Asilo a chi non viene permesso di presentare domanda d’asilo, viene notificato un decreto di respingimento senza prevere alcun tipo di assistenza".

Fonte comunicato: Caritas Italiana

 

 

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