Due mesi fa un violento terremoto ha colpito il centro Italia, causando morti, feriti e distruzione nelle diocesi di Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto-Norcia, Macerata, Fermo, Camerino, San Benedetto del Tronto, L’Aquila e Teramo. Dopo la vicinanza e la preghiera portata da Papa Francesco lo scorso 4 ottobre, anche il Cardinale Angelo Bagnasco si recherà, mercoledì 26 ottobre e mercoledì 9 novembre, in visita nelle diocesi di Ascoli Piceno, Rieti e Spoleto-Norcia.
La rete Caritas si è subito attivata manifestando condivisione, vicinanza e preghiera in unione con le Diocesi colpite. Grazie ai luoghi di ascolto Caritas nelle zone colpite e alla costante presenza dei volontari si è garantita un’attività di relazione, accompagnamento e informazione. Nel contempo è stato fornito sostegno alle persone accolte nelle tendopoli e sono stati distribuiti generi di prima necessità. Non è mancato il sostegno ai sacerdoti e ai religiosi, così come il monitoraggio costante delle persone che vivono nelle frazioni e nelle case sparse nelle zone del sisma. Un’attenzione particolare ha riguardato minori, anziani, ammalati e le famiglie delle vittime, sia in loco, che in altre province o all’estero.
Dopo la mappatura delle situazioni e dei bisogni, sono stati erogati contributi per aziende agricole e zootecniche, aiuti per la nascita di nuova imprenditoria, si è provveduto all’acquisto diretto di beni e servizi e sono stati realizzati interventi per il ripristino delle attività. In attesa di far seguire all’ascolto dei bisogni risposte e progetti mirati di costruzione e ricostruzione - in particolare relativi alla realizzazione di centri polifunzionali per riannodare relazioni e rapporti comunitari - sono state comunque attivate strutture di emergenza. Come espressione di comunione ecclesiale e nella prospettiva di incontro e scambio tra comunità sono stati anche avviati i “gemellaggi”, secondo le esperienze sperimentate in analoghe emergenze. Con la diocesi di Rieti si sono gemellate le Caritas di Lazio, Lombardia, Basilicata, Toscana e Puglia; con la diocesi di Ascoli Piceno e le altre Diocesi delle Marche si sono gemellate le Caritas di Marche, Piemonte-Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Calabria; con la diocesi di Spoleto-Norcia le Caritas di Umbria, Nord est, Campania e Sardegna; infine con le Diocesi di L’Aquila e Teramo si sono gemellate le Caritas di Abruzzo-Molise e Sicilia. Le Caritas della Liguria hanno dato disponibilità e si orienteranno a seconda dei bisogni che emergeranno.
In attesa degli esiti complessivi della colletta dello scorso 18 settembre, sono finora pervenuti a Caritas Italiana da donazioni di singoli, comunità e diocesi 9 milioni di euro, incluso 1 milione di euro messo a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana dai fondi 8xmille.
Ricordiamo che è possibile contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o tramite altri canali, tra cui on line sul sito www.caritas.it (causale "Terremoto centro Italia") o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto centro Italia”. Ecco i riferimenti bancari: • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 • Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474 • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 |