Domenica 1 gennaio, i volontari della Caritas Diocesana, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, hanno allestito il pranzo di capodanno alla mensa dell' Help Center. Il Vescovo ha voluto trascorrere il primo giorno del nuovo anno con i più poveri, una scelta significativa per ribadire a tutta la comunità diocesana che bisogna continuare a vivere e coltivare i frutti del giubileo: " Vivere le opere di misericordia spirituale e corporale - ha affermato l’Arcivescovo - è quello che ci ha caratterizzato durante l'Anno della misericordia. Adesso vogliamo fare in modo che anche nella nostra vita personale, familiare, comunitaria, sia civile che ecclesiale, questo divenga un elemento costante, un filo d'oro che unisca tutte le nostre giornate. Quindi sono particolarmente lieto di condividere questo momento, sia della celebrazione eucaristica sia del pranzo come inizio dell'anno nuovo". Nell'omelia il Vescovo ha espresso parole di cordoglio per la strage avvenuta ad Istanbul nella notte di ieri, ma ha anche sottolineato che proprio le letture della Liturgia nella solennità di Maria SS. Madre di Dio, invitano ad avere fiducia e speranza: "Il Signore potrebbe risolvere tutti i problemi del mondo-ha detto- ma ci chiede di collaborare con Lui. Dobbiamo chiedere prima di tutto al Signore la grazia di cambiare quello che nella nostra vita non è bontà, non è amore, non è pace. Dobbiamo accogliere Gesù nella nostra vita come hanno fatto i pastori". Credere che il Salvatore è quel bambino nella mangiatoia è possibile se ci si arrende ai "criteri particolari" del Signore. "Il Signore, nostra pace- ha detto l'Arcivescovo- viene con il suo stile. Quando noi riceviamo da una persona un atto di gentilezza, di attenzione, è il Signore che sta vicino a noi. Questa è la vita cristiana. L'augurio di buon anno significa accogliere il Signore, renderlo presente attraverso l'amore".
Al termine della messa, Don Piero Galvano, Direttore della Caritas Diocesana, ha ringraziato il Vescovo per aver scelto di trascorrere con i più bisognosi il primo giorno dell'anno e per avere sempre sostenuto le iniziative della Caritas. Il Vescovo, quindi, dopo aver salutato tutti i presenti, ha servito a tavola ed è rimasto a pranzo con i poveri.