CATANIA. Un altro passo verso i meno fortunati della Città. La mensa Caritas “Beato Dusmet” a Librino, presso la Parrocchia “Resurrezione del Signore”, Viale Castagnola 4, dal 4 settembre sarà aperta tre volte a settimana. Agli appuntamenti già attivi del mercoledì e del sabato (pranzo dalle ore 12:00 alle ore 13:00), si aggiungerà anche quello del lunedì (pranzo dalle ore 12:00 alle 13:00).
Un percorso avviato di recente e che in meno di un anno ha triplicato i giorni di servizio. La mensa “Beato Dusmet”, ospitata all'interno dei locali della parrocchia “Resurrezione del Signore”, concessi in comodato d’ uso gratuito dal parroco Don Salvo Cubito, è stata inaugurata nel novembre del 2016. L'iniziale apertura del sabato è stata integrata, lo scorso marzo, con il mercoledì, come secondo giorno di servizio, e dal 4 settembre si aggiungerà la terza giornata. Attualmente serve circa 250 pasti a servizio, che includono un primo piatto, un secondo piatto con il panino e, inoltre, contorno e bevande (in base alle donazioni ricevute si offrono anche frutta e dolce).
Un servizio determinante e necessario per lenire le difficoltà economiche della popolazione residente o domiciliata in quartieri periferici a rischio criminalità e a basso tasso di occupazione come S. Giorgio, Villaggio S. Agata, Librino, Zia Lisa e Monte Po. Un lavoro costantemente in crescita che la Caritas Diocesana di Catania compie con l'instancabile servizio dei volontari – 12 gruppi composti da circa 15 unità ciascuno – che sono sempre in prima linea nel servire il prossimo.
Un messaggio ribadito da Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania: «Questa nuova mensa, dedicata al Beato Dusmet, Vescovo amico dei poveri, aiuta realmente numerose famiglie che sono nel bisogno. Desidero ringraziare, ancora una volta, tutti i volontari che con amore dedicano il proprio tempo a servizio dei poveri. Fare volontariato 'salva' la vita: la propria e quella degli altri».
In questi tempi complicati, la Caritas resta anche un presidio di umanità. Lo ha ricordato Salvo Pappalardo, responsabile delle attività e coordinamento in Caritas Diocesana di Catania: «Viviamo in un periodo storico molto triste e difficile per la popolazione italiana e straniera, al punto tale che molte famiglie non riescono a garantire un pasto caldo per se stesse e soprattutto per i propri bambini. Auspichiamo nella Misericordia di Dio Padre affinché le persone, fratelli e sorelle in Cristo Gesù, riescano a trovare tutti un lavoro che li tuteli e garantisca alle loro famiglie dignità e autonomia di pace interiore».
Il 65% degli assistiti della mensa di Librino è composto da uomini, il 22% da donne e il resto da bambini. In valore assoluto, si tratta di circa 200 persone che usufruiscono del servizio, anche se ci sono profonde differenze rispetto ai flussi registrati alla mensa Caritas dell'Help Center di Piazza Giovanni XXIII, angolo Viale Africa (stazione centrale). «La mensa dell'Help Center abbraccia diverse fasce di persone – ha spiegato Giovanni Mangano, Responsabile Mensa della Caritas Diocesana di Catania –, cioè catanesi indigenti e i migranti che dormono nei pressi della stazione; a Librino, invece, il servizio si riferisce quasi esclusivamente alle esigenze degli utenti che vivono sul territorio». L'obiettivo è ambizioso: per dicembre del 2018 si prevede che la mensa di Librino apra tutti i giorni a pranzo. «Servono nuovi volontari per coprire tutti i turni – ha aggiunto Giovanni –, così da poter offrire pranzo e cena tutti i giorni con le due mense senza creare sovrapposizioni».
Per molti poveri della città, i servizi della Caritas restano l'unico punto di riferimento e di accoglienza. «Questo posto (la mensa “Dusmet”, ndr) – ha dichiarato uno degli assistiti – mi garantisce il minimo per continuare a vivere e gli altri servizi della Caritas mi danno la speranza di trovare una soluzione ai problemi». E per compiere un lavoro così importante e delicato, la Caritas diocesana di Catania sta procedendo con dedizione e fede, rafforzandosi sempre più perché, come ebbe a scrivere il giornalista e teologo Joseph M. Kraus, «anche quando c'è tanta strada da fare, si comincia un passo alla volta».