Carissimi collaboratori e volontari Caritas,
innanzitutto un fraterno saluto nel nome del Signore Gesù. Spero che stiate bene.
La vita è un dono e un bene per tutti : per questo motivo dobbiamo e possiamo restare a casa, per proteggere la nostra vita e quella degli altri dal contagio e dal pericolo “coronavirus”.
Desidero condividere con voi una breve riflessione, su un brano del Libro dell’Esodo, che ci aiuta a capire il valore insostituibile della fede.
DAL LIBRO DELL’ESODO
Tutta la comunità degli Israeliti levò le tende dal deserto di Sin, camminando di tappa in tappa, secondo l'ordine del Signore, e si accampò a Refidìm. Ma non c'era acqua da bere per il popolo. Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci acqua da bere!». Mosè disse loro: «Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?». In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d'Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va'! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d'Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?». (Es 17,1-7)
È bastata la mancanza d’acqua nel deserto, per mettere in crisi il rapporto d’alleanza tra il popolo Ebreo e Dio, che lo aveva liberato dalla schiavitù dell’Egitto e lo aveva fatto passare illeso attraverso il Mar Rosso.
È bastato un virus per mettere in crisi, in ginocchio, il mondo intero: l’economia, le borse, il calcio, la sanità, la scienza, le comunicazioni, i mezzi di trasporto ecc.
È bastato il sogno illusorio della ricchezza, del potere e del piacere, per spezzare in un attimo un rapporto matrimoniale felice.
È bastato poco per infrangere qualcosa di grande!
Dimentichiamo facilmente che siamo polvere ed in polvere ritorneremo: come il popolo ebreo dimentichiamo subito, alle prime difficoltà, i prodigi che il Signore ha compiuto nella nostra vita e nelle nostre famiglie.
Tutto questo perché?
Quando allontaniamo il nostro cuore da Dio, dubitiamo di tutto, persino della sua presenza e della sua vicinanza in mezzo a noi; come gli ubriachi, entriamo in uno stato confusionale e, senza capire più nulla, facciamo scelte egoiste o inopportune.
Nel deserto il Signore prova e forma il suo popolo: o vivi e muori per Lui, oppure sarai distrutto. Nel deserto il potere, le ricchezze, i divertimenti ecc. non servono a nulla; sei solo con Dio, tu e Lui: la tua fede è fortemente messa alla prova, come nelle difficoltà e nelle sofferenze della vita. Se noi crediamo fermamente che il Signore Gesù è l’unico Salvatore del mondo, sarà sempre Lui a venirci incontro e a risolvere ogni nostro problema, come Dio ha fatto con il suo popolo che non ha mai abbandonato nonostante fosse un popolo dalla dura cervice.
Continuiamo, anche nelle difficoltà e nelle sofferenze, a testimoniare la nostra fede nel Signore: con Lui viviamo bene, con Lui soffriamo bene, con Lui lottiamo bene, con Lui moriamo bene, con Lui risorgiamo nella gloria.
Maria, Madre della Chiesa, aiuti e guidi il nostro cammino.
In Cristo Gesù
Don Piero Galvano
(Direttore Caritas)
(29/03/20)
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