(Comunicato di Caritas Italiana)
“LA NOSTRA SETE DI PACE, DI GIUSTIZIA E DI RICONCILIAZIONE”
Una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. È quanto propone la Presidenza della CEI, “in comunione con i cristiani di Terra Santa”, raccogliendo l’invito del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”. La data scelta è martedì 17 ottobre.
L’invito della CEI a una giornata per la pace e la riconciliazione – che Caritas Italiana rilancia – è rivolto a tutti, in particolare alle comunità diocesane.
«Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi», scrive il Patriarca di Gerusalemme. «Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte». Il card. Pizzaballa sottolinea come anche “semplici e sobri momenti comuni di preghiera” siano “il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto”.
La Caritas in Terra Santa nasce in risposta a emergenze umanitarie, come quella di questi giorni, dovute a un conflitto che dura da più di settant’anni. Caritas Gerusalemme, sostenuta da Caritas italiana e da altre Caritas, nel tempo ha portato avanti programmi di assistenza umanitaria, fornendo generi di prima necessità e assistenza medica mediante delle cliniche, sia nei territori palestinesi che a Gaza. L’attività negli ultimi quindici anni, si è evoluta anche attraverso attività concentrate sullo sviluppo, sul miglioramento delle condizioni economiche di famiglie, comunità e villaggi attraverso specifici progetti di sviluppo economico, in particolare sotto il profilo agricolo, artigianale e del commercio cercando di valorizzare al meglio le risorse locali.
Caritas Gerusalemme, che vede tra gli sfollati a Gaza anche membri del suo personale, si sta preparando a intervenire a sostegno della popolazione colpita non appena sarà possibile.
Caritas Italiana, assicura il direttore don Marco Pagniello, «continuerà a dare il suo contributo in attività di carattere umanitario, in progetti volti allo sviluppo integrale della persona, nella promozione di giustizia, pace e riconciliazione. La giornata di digiuno e preghiera del 17 ottobre ci aiuta a riflettere sulle fonti dell’odio e a promuovere una pedagogia del reciproco ascolto e dell’incontro».
***
È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line su https://donazioni.caritas.it, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” tramite:
· Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
· Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
· Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
· UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119