Povertà a Catania: nel 2022 oltre 340mila interventi della Caritas, in crescita di 10mila unità.

 

 

I numeri del Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse: la disoccupazione è la problematica più rilevante, tra le richieste spiccano alimenti, pagamento di utenze e farmaci. Il profilo dell’utente medio è uomo, italiano, di età compresa tra i 34 i 54 anni e con problemi abitativi.

LArcivescovo Mons. Luigi Renna: “Mi chiedo quanto le nuove amministrazioni potranno progettare per mettere in atto politiche per sconfiggere le povertà del nostro territorio, che hanno varie sfaccettature”.

CATANIA. La richiesta di aiuto continua a segnare una crescita allarmante: nel corso del 2022 i servizi della Caritas Diocesana di Catania hanno registrato 343.333 interventi, circa diecimila in più rispetto al 2021. Il dato è contenuto nel 5° Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse “Un cuore che vede dove c’è bisogno di amore” - la versione integrale si può scaricare sul sito www.caritascatania.it - che effettua una panoramica degli interventi di supporto a persone vulnerabili che passano quotidianamente dall’Help Center della Stazione Centrale per colazione, cena, vestiario, prodotti per l'infanzia, potendo inoltre usufruire di servizi igienici e di una doccia calda. Per i più fragili non solo servizi a bassa soglia: sono presenti anche forme di supporto più complesse come le accoglienze per donne vittime di violenza con minori, le consulenze dedicate al disbrigo delle faccende burocratiche, il sostegno economico per il pagamento delle utenze, attività di consulenza legale e psicologica e mediazione bancaria tramite il microcredito. Un censimento che si estende anche alle Caritas Vicariali e Parrocchiali dell’Arcidiocesi di Catania - 5.740 persone assistite nel 2022 - e al variegato mondo delle Associazioni - 1.676 persone aiutate nel 2022 - che operano in città e nei comuni limitrofi in molteplici forme: dalla lotta alla dispersione scolastica alla consulenza per i permessi di soggiorno passando per la prima accoglienza e fino alle attività laboratoriali per minori e genitori in quartieri difficili.

Un’azione quotidiana che i volontari e gli operatori compiono nel solco tracciato dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna: “Non è bello essere poveri: è sempre una sconfitta per tutti, è imbarazzante per chi vive questa condizione. Ma questo non toglie nulla alla dignità della persona, al suo modo di essere, alla sua cultura, alla sua fede. Su questi tre aspetti dovremmo fermarci ogni volta che offriamo un servizio ad una persona bisognosa, per renderci conto che non siamo dei ‘benefattori’ che danno tutto a chi non ha niente, ma persone che gli danno qualcosa e ricevono tanto. Questo mi auguro che sia lesperienza di ogni cristiano e di ogni volontario”.

 

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

Nel corso del 2022, gli interventi dei servizi della Caritas Diocesana di Catania hanno manifestato, in linea generica, una tendenza in crescita per rispondere in maniera adeguata alle molteplici richieste arrivate dal territorio dell’Arcidiocesi. L’elemento numericamente più significativo risiede tradizionalmente nella gestione della Mensa dellHelp Center della Stazione Centrale. Quotidianamente, festivi inclusi, gli oltre 600 volontari della Caritas Diocesana, operando in gruppi che coprono sette turni settimanali, preparano e distribuiscono pasti caldi e altri beni di prima necessità per circa 700 interventi alimentari, pari a 267.434 allanno. Cresciuti anche gli aiuti del Centro di Ascolto dell’Help Center, passati da 2.465 a 3.796: si tratta di cura e igiene della persona, supporti economici (pagamento delle utenze, acquisto di titoli di viaggio), distribuzione di vestiario e coperte, servizi tecnologici (ricarica dello smartphone, prenotazioni online, redazione di curriculum vitae, telefonate, gestione della posta elettronica e/o l’invio email), orientamento presso le strutture di accoglienza. Gli altri servizi comprendono il microcredito, la consulenza legale, la rete di accoglienza sanitaria, il centro di ascolto diocesano, il gruppo appartamento, le accoglienze e la messa a disposizione per gli sbarchi.

 

Il senso dell’impegno di volontari e operatori è scandito dalle parole del direttore, Don Piero Galvano: “La Comunità ecclesiale, dinanzi alle molteplici povertà esistenziali, non può restare indifferente, ma si deve innanzitutto interrogare su cosa è possibile fare e, con laiuto della preghiera, deve impegnarsi a trovare risposte adeguate ai problemi del nostro tempo”.

IL PROFILO DELL’UTENTE MEDIO: UOMO E SENZA CASA

Diverse centinaia di persone si presentano quotidianamente all’Help Center della Stazione Centrale per chiedere un aiuto di varia natura. Dai dati statistici registrati tramite il sistema OspoWeb di Caritas Italiana emerge che mediamente si tratta di uomini (66%), privi di abitazione, con domicilio di fortuna oppure ospitati da amici e parenti temporaneamente (30%), nella fascia di età compresa tra 34 e 54 anni (65%). La provenienza, invece, è pressoché identica: 50% gli italiani e 50% gli stranieri.     

L’IMPEGNO DELLE PARROCCHIE E DELLE ASSOCIAZIONI

A fronte di 157 parrocchie presenti sul territorio dell’Arcidiocesi di Catania, sono state 38 a rispondere al censimento operato dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse. Uno spaccato importante dell’impegno dei tanti volontari delle Caritas Parrocchiali che, nel corso del 2022, hanno aiutato 5.740 persone, principalmente italiani (87%), che hanno chiesto soprattutto alimenti, farmaci e supporto per il pagamento delle utenze. La problematica maggiormente riscontrata è stata legata alla mancanza di lavoro. Il terzo settore è particolarmente attivo a Catania e lo testimoniano le tantissimi iniziative messe in campo dalle associazioni che hanno supportato 1.676 persone (64% italiani): sportello legale, iniziative contro la dispersione scolastica, orientamento al lavoro, corsi di alfabetizzazione, supporto ai detenuti, consulenza legale, supporto domiciliare, e molto altro.

Carmela Impeduglia, referente dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, ha sintetizzato il quadro dell’azione di supporto a livello cittadino: “Ci troviamo di fronte ad una realtà composita e sofferente con unampia presenza di famiglie multiproblematiche, caratterizzate da povertà economiche, occupazionali, culturali, educative e relazionali, a cui non ha senso dare risposte parziali, seppure qualificate, ma necessitano interventi integrati nell‘ottica della sussidiarietà’, allinterno di una comunità solidale e generativa”.

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(27/05/23)

 

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